Industria 4.0: l’ostacolo è culturale

I risultati del secondo survey condotto da Staufen Italia, società di consulenza leader mondiale nel Lean Management e partner dell’Osservatorio Smart Manufacturing 2016/2017 del Politecnico di Milano, sul tema dell’Industria 4.0 conferma come sia culturale l’ostacolo più grande per la realizzazione della Smart Factory in Italia, rappresentato in primis dai dirigenti.


Survey Industry 4.0: i risultati confermano che l'ostacolo in Italia è culturale, i manager non sono ancora pronti al cambiamento.

 

=> Industria 4.0, online sito web

A partecipare al secondo survey – il primo esperimento era stato condotto nel 2015, quando in Europa si iniziava a parlare di fabbriche intelligenti – sulla situazione della nostra industria rispetto al tema della digitalizzazione e della smart factory sono state 129 aziende.

Il punto è, spiega Giancarlo Oriani, Amministratore Delegato di Staufen Italia, che:

“Sempre più aziende, in Italia come in Germania, interpretano l’Industria 4.0 come un semplice aggiornamento tecnologico dei propri capannoni industriali”.

I risultati del 2017, dimostrano secondo Oriani come la chiave della vera trasformazione digitale stia, in realtà, nella testa dei dipendenti, inclusa la dirigenza. Una dirigenza che però in Italia è poco propensa a intraprendere il cambiamento culturale necessario per la trasformazione, anche se va sottolineato che non mancano i segnali positivi: il 39% delle aziende sta lavorando concretamente sul tema della digitalizzazione, una percentuale pari al doppio rispetto al 2015. C’è però ancora un consistente 23% che non si è mai occupato di Industria 4.0.

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Le imprese di medie dimensioni sembrano essere quelle nelle quale manca più spesso un approccio strategico sul tema della fabbrica intelligente, con una debole spinta all’innovazione e alla ricerca di nuovi possibili modelli di business, nonché una maggiore difficoltà a comprendere e accettare il cambiamento culturale necessario per la trasformazione digitale. Cambiamento che addirittura sembra spaventare moltissimo i manager, che appaiono inoltre carenti nelle competenze, come spiega Fabio Salomone, Direttore Generale di Staufen Italia:

“C’è una forte mancanza di competenza manageriale. La scarsa preparazione dei dirigenti e dei dipendenti rappresenta, per le aziende, un ostacolo reale all’introduzione del 4.0. Resiste una tendenza molto diffusa a giudicare all’esterno, senza mettersi in gioco dall’interno. Si è molto parlato negli ultimi due anni di Industria 4.0, anche solo perché era di moda: ma per mettere in pratica una vera trasformazione digitale non occorre soltanto migliorare le tecnologie o il prodotto: occorre piuttosto implementare una visione strategica, approfondire, prepararsi. E, soprattutto, comprendere che il Lean può essere il prerequisito per il raggiungimento della Smart Factory”.

A dimostrazione di tutto ciò il fatto che il 90% degli intervistati veda nel management un problema centrale rispetto al raggiungimento della trasformazione e che la stessa percentuale identifichi l’applicazione della Lean Enterprise come una base solida per attuare il cambiamento (in percentuale notevolmente maggiore rispetto al 2015).

Fonte: Survey Industry 4.0.


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